Qual'è il momento che preferite in un matrimonio? Il mio è sicuramente quel magico momento in cui tutti si girano verso l'ingresso e spostano la testa qua e là per riuscire a vedere al meglio l'abito della sposa, l'emozione del papà e il sorriso della sposa quando incrocia da lontano lo sguardo del futuro marito. Indovinato: il mio momento preferito è l'ingresso della sposa.
Tra tutte le cose da gestire per il grande giorno, l'ingresso in chiesa sembra una sciocchezza e spesso non ci si pensa fino all'ultimo momento.
Ma cosa dice il Galateo a proposito?
Nel corteo classico, lo sposo entra in Chiesa accompagnato dalla mamma, che si trova alla sua destra e alla quale porge il braccio.
A seguire entrano i testimoni e dietro tutti gli invitati. Damigelle e paggetti aspettano invece l’arrivo della sposa.
Al suo arrivo in ritardo di al massimo 10 minuti, la sposa verrà aiutata dal papà a scendere dall’auto, il quale le farà anche il baciamano: il papà accompagnerà la sposa all’altare porgendole il braccio sinistro.
Il Corteo di entrata sarà quindi formato, nell’ordine da paggetti, sposa con il padre e damigelle (se ci sono) che tengono il velo e lo strascico (se sono molto lunghi).
Una volta arrivati all’Altare, il padre affida la figlia al futuro marito, gli stringe la mano, e poi va a sedersi al primo banco sul lato sinistro: a questo punto lo sposo bacia la mano della futura moglie e la cerimonia può avere inizio.
Tra tutte le cose da gestire per il grande giorno, l'ingresso in chiesa sembra una sciocchezza e spesso non ci si pensa fino all'ultimo momento.
Ma cosa dice il Galateo a proposito?
Nel corteo classico, lo sposo entra in Chiesa accompagnato dalla mamma, che si trova alla sua destra e alla quale porge il braccio.
A seguire entrano i testimoni e dietro tutti gli invitati. Damigelle e paggetti aspettano invece l’arrivo della sposa.
Al suo arrivo in ritardo di al massimo 10 minuti, la sposa verrà aiutata dal papà a scendere dall’auto, il quale le farà anche il baciamano: il papà accompagnerà la sposa all’altare porgendole il braccio sinistro.
Il Corteo di entrata sarà quindi formato, nell’ordine da paggetti, sposa con il padre e damigelle (se ci sono) che tengono il velo e lo strascico (se sono molto lunghi).
Una volta arrivati all’Altare, il padre affida la figlia al futuro marito, gli stringe la mano, e poi va a sedersi al primo banco sul lato sinistro: a questo punto lo sposo bacia la mano della futura moglie e la cerimonia può avere inizio.
In alternativa lo sposo potrà aspettare la sposa sul sagrato della chiesa con il bouquet in mano (ultimo regalo da fidanzati). All’arrivo della sposa, il padre di lei (o il suo accompagnatore), le apre la portiera e le porge il braccio sinistro per accompagnarla dallo sposo, il quale darà alla sposa il dono floreale. Dopodiché lo sposo apre il corteo entrando in Chiesa accompagnato dalla madre. Dietro di lui gli invitati e quando tutti hanno preso posto, la sposa fa il suo ingresso in Chiesa con una camminata lenta.
All’Altare, il padre affida la figlia al futuro marito e come sopra, gli stringe la mano, e poi va a sedersi.
Nel caso in cui lo sposo abbia perso sua madre, una parente di sesso femminile a cui è particolarmente legato potrà farne le veci.
Lo stesso accadrà nel caso in cui la sposa sia orfana di padre: potrà essere uno zio o un fratello più grande ad accompagnarla all'altare.
Una terza alternativa, più recente, è l'ingresso della coppia insieme: lo sposo aspetta la sposa sulla porta della Chiesa, la bacia affettuosamente su una guancia e insieme si avviano all’altare, lei sempre alla sua sinistra. Questa può essere una scelta brillante quando esistono difficoltà nell’individuazione di chi deve accompagnare all’altare lui o lei o nel caso la coppia conviva già insieme da molti anni.
Una curiosità: Perché la sposa sta alla sinistra dell'accompagnatore? Come tutte le consuetudini proprie del Galateo, la sua origine risale al Medioevo quando il sinistro, era il lato in cui il cavaliere teneva la spada, ma poiché era proibito entrare in chiesa con un arma, la sposa standogli a sinistra consentirà al cavaliere di avere la destra libera, per poterla difenderla da qualche malintenzionato vecchio pretendente.
All’Altare, il padre affida la figlia al futuro marito e come sopra, gli stringe la mano, e poi va a sedersi.
Nel caso in cui lo sposo abbia perso sua madre, una parente di sesso femminile a cui è particolarmente legato potrà farne le veci.
Lo stesso accadrà nel caso in cui la sposa sia orfana di padre: potrà essere uno zio o un fratello più grande ad accompagnarla all'altare.
Una terza alternativa, più recente, è l'ingresso della coppia insieme: lo sposo aspetta la sposa sulla porta della Chiesa, la bacia affettuosamente su una guancia e insieme si avviano all’altare, lei sempre alla sua sinistra. Questa può essere una scelta brillante quando esistono difficoltà nell’individuazione di chi deve accompagnare all’altare lui o lei o nel caso la coppia conviva già insieme da molti anni.
Una curiosità: Perché la sposa sta alla sinistra dell'accompagnatore? Come tutte le consuetudini proprie del Galateo, la sua origine risale al Medioevo quando il sinistro, era il lato in cui il cavaliere teneva la spada, ma poiché era proibito entrare in chiesa con un arma, la sposa standogli a sinistra consentirà al cavaliere di avere la destra libera, per poterla difenderla da qualche malintenzionato vecchio pretendente.
Fonte: melissabaum.com |
Fonte: ryanlashphotography.com |
Fonte: thomasbeaman.com |
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