Buongiorno Ragazze,
Dopo aver visionato foto
e foto di fotografi stranieri (il web effettivamente è pieno di
immagini provenienti del mondo anglosassone soprattutto per quanto
riguarda i matrimoni), mi sono chiesta “ma vuoi dirmi che non ci
sono bravi fotografi italiani che facciano foto altrettanto
originali?”. Beh...sinceramente ho dovuto scorrere diversi
portfolio old-style, che ricordavano l'album dei miei genitori (fine
anni 70), prima di trovare quello della persona che vi presento oggi!
Come anticipato ieri,
nasce oggi la rubrica “Prendiamo un caffè con ...” e la prima
chiacchierata è con uno dei più talentuosi fotografi emergenti del
Nord Italia nell'ambito dei matrimoni: Francesco Bognin.
Fonte: www.francescobognin.it |
Alice : Ciao Francesco
e benvenuto a “Il Lato Romantico”! Ti ringrazio intanto per la
disponibilità e per avermi concesso questa intervista.
Francesco Bognin: Ciao
Alice, grazie a te per avermi invitato nel tuo blog e avermi chiesto
questa simpatica intervista, sono davvero onorato. Mi sento quasi
importante ;).
A:
Raccontaci qualcosa di te.
F.B.:
Mi chiamo Francesco, sono un giovane veronese classe 87. Laureato in
scienze motorie, specializzando in osteopatia. Ho iniziato a
fotografare 3 anni fa per caso e ad oggi, precisamente da 2 anni,
svolgo l’attività di fotografo per passione e professione. Mi
reputo una persona determinata e molto ambiziosa, amo darmi
continuamente degli obbiettivi e lottare per raggiungerli. Nella vita
privata sono fidanzato da 3 anni con la mia splendida Valentina con
cui condivido l’amore per la fotografia e molto altro, (chissà chi
ci farà le foto al nostro matrimonio???). Adoro mangiare, mi piace
il sushi, ma non dico di no ad una birra bionda e ad un bacon burger,
anzi. Mentre lavoro al computer alle mie foto amo ascoltare musica
lounge e chill out, adoro i film di azione – thriller e cantare a
squarciagola mentre guido (solo se sono in macchina da solo per il
bene del mondo). Mi affascina tutto quello che riguarda la tecnologia
soprattutto quando ha un sapore vintage e retrò. Mi piace e ci tengo
ad essere sempre vestito bene, e non mi vedrete praticamente mai
indossare qualcosa di diverso dalla camicia.
Fonte: www.francescobognin.it |
A: Quando ti sei avvicinato alla
fotografia?
F.B. : Ho iniziato ad approcciarmi al
mondo della fotografia nel luglio del 2011, quando per il mio 24esimo
compleanno mi sono regalato una Nikon usata trovata su Ebay. L’idea
era quella di avere la “reflex professionale” per fare delle
belle foto alla mia ragazza, mi accorsi molto presto però di quanto
il pensiero reflex = foto bellissime fosse sbagliato e fuorviante; da
li è nata la voglia di iniziare a capire e a studiare fotografia da
autodidatta. La fotografia è diventata così parte integrante della
mia vita e ora non passa giorno in cui io non faccia almeno una cosa
inerente a questo fantastico mondo.
A: Perché wedding photographer?
Perché hai deciso di specializzarti in questo settore?
F.B.: In realtà non l’ho deciso io,
è stato merito del destino. Nell’aprile 2012, solo pochi mesi dopo
l’acquisto della mia prima Reflex, una coppia di conoscenti mi
chiese di fotografare il loro matrimonio; li per li ho trovato
abbastanza sconvolgente il fatto che una coppia avesse il coraggio di
dare in mano un responsabilità così grande ad un “principiante”.
Per fortuna ho accolto questa sfida che è andata benissimo e ha
fatto da trampolino di lancio per tutti i matrimoni che si sono poi
susseguiti.
Fonte: www.francescobognin.it |
A: Quali sono le doti che, secondo
te, deve avere un bravo fotografo di matrimoni?
F.B.: In primis il carattere: zero
timidezza, è necessario essere disponibili, gentili, organizzati e
accondiscendenti (nei limiti e nel rispetto del proprio stile
fotografico). Bisogna saper creare la giusta empatia con la coppia e
per raccontare in modo emozionante un giorno importante, come quello
del matrimonio, è impossibile farlo in modo distaccato. Io, per
primo con diverse coppie che ho fotografato, sono poi rimasto in
ottimi rapporti di amicizia.
A: Quale matrimonio ti è rimasto
nel cuore? E perché?
F.B.: Ad oggi, il matrimonio che più
ricordo è sicuramente il primo che ho scattato: l’agitazione e
l’emozione che ho provato quel giorno credo non li dimenticherò
mai, come non scorderò e non smetterò mai di ringraziare la coppia
che mi ha affidato questo grande e bellissimo compito: Federica e
Samuel. (Grazie!)
Fonte: www.francescobognin.it |
A: Quale stile fotografico hai
scelto di utilizzare?
Il mio stile fotografico di matrimonio
è quello del reportage artistico, quindi un giusto equilibrio tra il
racconto reale e genuino della giornata mixato a qualche bel ritratto
“posato”.
A: Quali sono gli scatti che,
secondo te, andrebbero sempre realizzati?
F.B.: Personalmente credo che TUTTO sia
sempre da fotografare: dai dettagli astratti, come le emozioni sui
volti dei protagonisti, agli aspetti concreti come gli addobbi della
location piuttosto che l’abito. La coppia vuole il ricordo di
tutto. Non ci sono scatti di serie B. La prima foto deve avere lo
stesso valore dell’ultima, perché per la coppia quel giorno sarà
emozionante dall’inizio alla fine e il tuo compito come fotografo è
quello di restituire l'immagine reale, completa e profonda di quel
giorno utilizzando il tuo occhio e la tua sensibilità.
Fonte: www.francescobognin.it |
A: Le foto che non vorresti mai più
rivedere?
F.B.: A mio gusto non posso vedere
tutte quelle foto in cui le pose sono palesemente finte e costruite,
pose che nella vita quotidiana mai nessuna persona normale
assumerebbe; inoltre, a livello stilistico, mi riesce davvero
impossibile apprezzare le foto in bianco e nero con dettagli a
colori. Per raccontare mediante le foto adoro usare sia i colori che
il bianco e nero, ma MAI mescolando le due cose in un unico scatto.
A: Una città nel mondo dove ti
piacerebbe realizzare un servizio fotografico?
F.B.: Adoro quel contrasto che si crea
tra il romanticismo di una coppia contestualizzato in un panorama
molto street, metropolitano, quindi, se potessi scegliere, vorrei
fare almeno un servizio tra le strade del centro di una grande
metropoli, come New York o Londra.
Fonte: www.francescobognin.it |
A: Quali sono i dubbi degli sposi
quando ti contattano? Cosa ti chiedono? E per cosa si preoccupano?
F.B.: Tra le domande più ricorrenti
alle quali ci tengo sempre a rispondere con chiarezza ci sono:
- Ma ci fai mettere sempre in posa? No vero???
- Me le fai le foto con i parenti fuori dalla chiesa?
- Resti anche oltre il taglio della torta o te ne vai?
- Quanto tempo ci vuole per la consegna dell’album?
Ecco direi che queste 4 sono le più gettonate. Per evitare problemi personalmente ho creato una sezione apposita nel sito dove rispondo già a queste e altre domande più frequenti, per tutto il resto rimango comunque sempre a piena disposizione per la coppia.
A: Nel blog ho parlato di servizi
prematrimoniali, che possono aiutare a sciogliersi di fronte al
fotografo, in preparazione del Grande Giorno. Pensi sia utile?
F.B.: Il servizio prematrimoniale
(Engagement reportage) è sicuramente un modo divertente per la
coppia di imparare a stare davanti l’obbiettivo, oltre che
estremamente utile a me per conoscerli meglio. Come risultato la
coppia avrà delle bellissime foto in un contesto più casual e di
quotidianità che però avranno sicuramente un grande valore estetico
ed emozionale.
Fonte: www.francescobognin.it |
A: Solitamente come ti accordi con
gli sposi? Accordate un prezzo a servizio completo o a numero di
scatti? Quanti scatti consegni? Fai tu una selezione delle foto o la
fai fare agli sposi?
F.B.: Personalmente il mio cachet è ad
evento, quindi include le 8-10 ore di lavoro che un matrimonio
occupa; nel caso la coppia mi richiedesse di restare oltre,
chiaramente mi farò pagare ad ora per il tempo in più che mi fermo.
Per quanto riguarda la selezione delle foto, io spiego sempre agli
sposi che loro sono i protagonisti della storia ma lo scrittore sono
io, quindi è giusto che sia io a scegliere quali sono gli scatti che
meglio rappresentano quel giorno e che andrò quindi a stampare per
comporre l’album. Ad ogni modo alla coppia consegno sempre, assieme
all’album, una chiavetta usb con una selezione di 500-600 foto
extra in modo che abbiano molte altre foto da poter visionare.
A: Un consiglio da dare agli sposi
che sono alla ricerca di un fotografo per il proprio matrimonio?
F.B.: Non dimenticatevi il valore di
una fotografia. Nell'organizzare quel giorno, su quale state
spendendo tanti soldi, ricordatevi che i fiori appassiranno, il
vestito si riporrà nell’armadio, il cibo si consumerà e la
location si abbandonerà, l’unica cosa su cui investirete e che
rimarrà nel tempo sono proprio le fotografie di quel giorno. Quindi
prima di affidare il servizio al fotografo più
economico, valutate quanto è importante per voi avere delle belle
immagini per ricordare uno dei giorni più importante della vostra
vita.
Fonte: www.francescobognin.it |
Potete vedere altre bellissime foto
scattate da Francesco nel suo sito http://www.francescobognin.it/
dove troverete anche i suoi contatti.
Alla prossima.
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